giovedì 3 luglio 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO


ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE

CONDIVISIONE BIBLICA

PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA

RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI 

DELL’ECONOMIA CONDIVISA

Una lettrice scrive:


Ci sono parole che Gesù ha detto ai suoi discepoli e quindi a noi.
Cosa avranno capito i suoi discepoli?
Cosa abbiamo capito noi?
Il contesto è quello dell'Ultima Cena, fa parte dei discorsi d'addio, un momento particolare, i discepoli cominciano ad essere tristi, a non capire cosa sta succedendo.
Cosa voleva dire Gesù dicendo: "Molte cose ho ancora da dirvi".
Quali cose Gesù non hai detto?
Quali cose non siamo capaci di portare perchè troppo pesanti?
E' facile pensare che sulla Croce Gesù dirà tutto ciò che doveva dire: la sua ultima Parola, è sulla Croce, la sua ultima parola è Lui Crocifisso.
Sappiamo che sulla croce Gesù dirà 7 parole: "Dio mio, Dio mio perchè mi hai abbandonato?
Ho sete.
Figlio, ecco tua Madre, Madre, ecco tuo Figlio; Padre, perdonali perchè non sanno quello che fanno, Oggi stesso sarai con me in paradiso... e terminerà dicendo: "Tutto è compiuto".
Allora lì sulla Croce egli termina di dirci tutto ciò che doveva dirci, lì sulla croce, assume tutto il peso del nostro peccato, lì sulla croce ci dona lo Spirito che ci rivelerà la verità tutta intera, lì sulla Croce in Giovanni e Maria si compie l'Umanità nuova, la prima cellula di Chiesa, il futuro dell'umanità.
E' bello restare in contemplazione di questa Parola e chiedere allo Spirito che ce la riveli.
Appartenere allora a Cristo vuol dire infatti essere "membro" di lui.
Equivale ad immedesimarsi, a far propri tutti gli aspetti e le prerogative esistenziali che lui ci propone.
E questo anche nella comunione della comunità che vive nel suo nome la solidarietà e l'unità della fede, della speranza e della carità.
E qui viene il difficile specialmente nella vita di tutti i giorni: riusciamo noi ad essere parte di Gesù nella Comunità?
Secondo uno slogan da considerarsi ancora recente, si direbbe oggigiorno "Cristo sì, Chiesa no".
La Chiesa viene tacciata di oscurantismo e di antimodernismo, di classismo.
Anche all'interno del mondo credente ci si ostina a rifiutare con tutti i mezzi le disposizioni e gli insegnamenti, trovando spesso infondati pretesti per mettere in discussione ogni insegnamento biblico.
Eppure Dio si è rivelato non solamente all'uomo singolo, ma ad un'intera comunità.
Cristo ha garantito la sua presenza nell'organico di una Comunità nella quale si è chiamati a vivere un solo Signore, una sola fede, un solo Battesimo per godere di un solo Dio Padre di tutti (Ef 4, 4 e ss) ed è improponibile che ciascuno possa costruirsi un cristianesimo a suo e consumo.  

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