lunedì 14 luglio 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO

ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE


CONDIVISIONE BIBLICAPROCESSO CULTURALE 

SULL’ECONOMIA CONDIVISA

Due lettori scrivono:


Credo che per cambiare l'economia attuale sia necessario attuare misure anticapitalistiche e quindi tali da fermare l'economia, impedire la sua crescita: in pratica, antieconomiche.
Alcune di queste sono la cooperazione, l'autostentamento, lo scambio e l'affrancamento da banche e forme di finanziamento e investimento.
Questo però, almeno all'inizio, porterà al blocco ed alla crisi.
Crisi, si, ma solo del sistema di mercato libero che è libero solo per chi detiene non tanto le forme di produzione, quanto quelle di finanziamento e distribuzione.
Nessuna economia alternativa potrà essere realmente tale finché insisterà sui sistemi, modi e principi base attuali.
La partenza è l'autoproduzione e l'autostentamento.
Alla base ovviamente ci sta la riduzione dei bisogni, veri ma soprattutto presunti.
Grazie
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Mi sa di GLOBALIZZAZIONE questo tuo discorso, l'economia condivisa poteva essere una bella cosa, ma i fatti parlano chiaro, ogni nazione ha perso la propria identità.
Sono d'accordo ad esportare e a far conoscere un mio prodotto locale agli altri, ma ci sono dei rischi.
Esempio, in Italia siamo produttori di ARANCE ROSSE DI SICILIA, non capisco perché io da siciliano non riesco a trovare le arance a casa mia, e se le trovo le pago ad un prezzo più alto rispetto a chi li mangia fuori Sicilia addirittura fuori Italia.
Condividere è ok, ma farsi derubare NO!
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Forse non sono stato chiaro: per sostentamento intendo che ognuno deve essere quanto più possibile capace di produrre da sé quanto gli serve.
Di tornare a produrre direttamente il cibo e quant'altro.
Di quante cose abbiamo veramente bisogno?


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