L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.
MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA
Argentino Quintavalle/32.
Marx arriva sulla scena intorno al 1860 come importante pensatore, e formula la sua teoria del valore del lavoro.
Cosa significa?
Gli economisti si erano sempre arrovellati attorno alla domanda "ma chi produce la ricchezza?" e ovviamente ai tempi dei Re e dei nobili la risposta era "i Re e i nobili parassiti", per forza, perché agli studiosi di allora non passava minimamente per la testa che il popolo avesse una qualche funzione se non quella animale.
Marx fu il primo a guardare alla questione con intelligenza e rispose così: "La ricchezza la crea solo i lavoratori, che passano la vita a lavorare, e l’unico motivo per cui essa è nelle mani dei Re e nobili è perché questi se la rubano con la forza e li sfruttano".
Marx ritiene che in un sistema economico capitalistico il profitto nasca dallo sfruttamento dei lavoratori da parte di chi possiede il capitale.
Marx dice inoltre che qualsiasi produzione non può che partire dall’avere denaro, poi con quello si fanno le fabbriche e si producono cose, le quali vengono vendute e così si ritorna al denaro.
Formula: DENARO – PRODUZIONE – DENARO.
Perché è importante?
Perché cento anni dopo tutto questo verrà ribaltato da altri economisti con fini anti-sociali.
Adesso veniamo alla famosa storia della lotta di classe e del capitalismo che collasserà, secondo le sue previsioni.
Come Ricardo, anche Marx ritiene che il lavoro sia l’unica fonte di valore dei beni, ma a differenza di Ricardo egli è convinto che il frutto del processo lavorativo spetti interamente al lavoratore.
Il profitto dunque nascerebbe da un’appropriazione indebita di ricchezza da parte del capitalista e sarebbe all’origine del conflitto tra le classi sociali, conflitto che egli chiama appunto lotta di classe.
La base del suo ragionamento è semplice: siccome sono i lavoratori che alla fine producono tutta la ricchezza, questi un bel giorno capiranno che non hanno bisogno dei capitalisti, o dei Re e dei nobili, che li sfruttano e basta, e si solleveranno per cacciarli.
Dopo di che i lavoratori diventeranno i proprietari dei mezzi di produzione.
Questo sarà il Socialismo
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