L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.
MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA
Argentino Quintavalle/38.
L’analisi di Keynes delinea così le premesse di una nuova disciplina, la politica di bilancio, il cui scopo è proprio di individuare i rimedi più opportuni contro la disoccupazione, per portare il sistema economico al pieno impiego di tutte le risorse disponibili.
Quando le entrate non sono sufficienti a coprire le spese il bilancio dello Stato si trova in deficit.
Nella nuova prospettiva delineata da Keynes il deficit di bilancio dello Stato non costituisce più un pericolo, come sosteneva la teoria neoclassica, ma diventa lo strumento necessario per raggiungere l’obiettivo del pieno impiego.
Secondo Keynes, infatti, l’incremento di reddito generato dall’aumento della spesa pubblica, oltre alla crescita dei consumi delle famiglie, determina anche una crescita del risparmio privato ed è quindi in grado di autofinanziarsi.
TEORIA NEOCLASSICA
TEORIA KEYNESIANA
↓
↓
Il bilancio dello Stato deve essere in pareggio
Il deficit di bilancio serve a raggiungere l’obiettivo del pieno impiego
Ma, lo sto dicendo oramai da 9 lezioni: oggi tutti gli economisti al potere e tutti i Trattati europei sovranazionali (che sono più potenti dello Stato) ci impongono che lo Stato non spenda assolutamente, anzi, deve risparmiare.
Immaginate, adesso che conoscete Keynes, come se ne può uscire.
È un disastro epocale che paghiamo sulla pelle di milioni di famiglie.
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