MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE CONDIVISIONE BIBLICA PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA Argentino Quintavalle/27.
Per farla semplice senza entrare nei tecnicismi del modello economico, il principio di Ricardo diceva questo: il contadino che raccoglie 100 ql. di grano, ne deve risparmiare una parte per piantarla l’anno dopo. Il contadino ha quindi risparmiato una parte. Quel risparmio verrà poi investito (seminato) e porterà del frutto al contadino. Quindi Ricardo ne concluse che per poter fare investimenti nella produzione, era prima necessario risparmiare. In altre parole: i risparmi di oggi generano gli investimenti futuri. Fin qui tutto bene, ma questo era vero per il contadino dell’800! Oggi non giriamo con il grano in tasca per andare a fare la spesa. Oggi abbiamo il denaro. Inoltre, e questo è il punto focale di tutto, nella nostra economia moderna è impossibile che qualcuno possa risparmiare denaro prima che il creatore del denaro, cioè lo Stato, glielo abbia dato, cioè prima che lo Stato abbia investito spendendo. È anche impossibile che fra noi privati io possa risparmiare prima che un altro privato mi abbia dato dei soldi. Quindi, è ovvio che prima ci deve essere l'investimento (dello Stato o del privato), e solo dopo semmai il risparmio. Questo ribalta completamente l'idea di Ricardo, e la formula giusta invece è: gli investimenti di oggi generano i risparmi futuri.
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