MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE CONDIVISIONE BIBLICA PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA Un lettore scrive:
E la moltitudine di coloro che avevano creduto, era d’un solo cuore e di un’anima sola; né v’era chi dicesse sua alcuna delle cose che possedeva, ma tutto era comune tra loro… Poiché non v’era alcun bisognoso fra loro; perché tutti coloro che possedevano poderi o case li vendevano, portavano il prezzo delle cose vendute, e lo mettevano ai piedi degli apostoli; poi, era distribuito a ciascuno, secondo il bisogno (Atti 4:32,34,35). Un ostracon recentemente scoperto sul sito Esseno di Qumran è di primaria importanza per comprendere lo sviluppo della chiesa primitiva di Gerusalemme.1 Il teologo olandese Hugo Grotius (1583-1645) aveva già osservato nel suo commentario al Nuovo Testamento2 la somiglianza tra la descrizione neotestamentaria della comunione dei beni della chiesa di Gerusalemme (Atti 2:44,45) e la descrizione di Giuseppe della comunione dei beni degli Esseni (Guerra2:122-123). Nel suo commento di Atti 2:44, Grotius ha messo insieme tutto il materiale degli autori antichi pertinenti a questo argomento. Gli episodi riguardo Barnaba (Atti 4:36,37) e Anania e Saffira (Atti 5:1-11) sono anch’essi illuminati dal coccio appena scoperto a Qumran.
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