mercoledì 30 luglio 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA
Un lettore scrive:


E la moltitudine di coloro che avevano creduto, era d’un solo cuore e di un’anima sola; né v’era chi dicesse sua alcuna delle cose che possedeva, ma tutto era comune tra loro…
Poiché non v’era alcun bisognoso fra loro; perché tutti coloro che possedevano poderi o case li vendevano, portavano il prezzo delle cose vendute, e lo mettevano ai piedi degli apostoli; poi, era distribuito a ciascuno, secondo il bisogno (Atti 4:32,34,35).
Un ostracon recentemente scoperto sul sito Esseno di Qumran è di primaria importanza per comprendere lo sviluppo della chiesa primitiva di Gerusalemme.1
 Il teologo olandese Hugo Grotius (1583-1645) aveva già osservato nel suo commentario al Nuovo Testamento2 la somiglianza tra la descrizione neotestamentaria della comunione dei beni della chiesa di Gerusalemme (Atti 2:44,45) e la descrizione di Giuseppe della comunione dei beni degli Esseni (Guerra2:122-123).
Nel suo commento di Atti 2:44, Grotius ha messo insieme tutto il materiale degli autori antichi pertinenti a questo argomento.
Gli episodi riguardo Barnaba (Atti 4:36,37) e Anania e Saffira (Atti 5:1-11) sono anch’essi illuminati dal coccio appena scoperto a Qumran.

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