martedì 8 luglio 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO

ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE

CONDIVISIONE BIBLICA

PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA

RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI 

DELL’ECONOMIA CONDIVISA
Argentino Quintavalle/26.

Detto questo, Ricardo però disse anche altre cose che oscurò la giusta 
intuizione di prima, perché fondò una scuola di pensiero economico che 
ancora oggi fa danni terribili alla nostra economia.
Egli si è dedicato allo studio della  distribuzione della ricchezza  tra le classi 
sociali che hanno contribuito a realizzarla:  lavoratori,  proprietari fondiari  e  
capitalisti.
Il ragionamento di Ricardo prende le mosse dal settore agricolo il cui 
prodotto veniva ripartito tra  salari,  rendite, e  profitti.
Nella teoria ricardiana della distribuzione, mentre il salario reale (in termini di 
grano) tende a mantenersi al livello di sussistenza, la coltivazione di nuove 
terre provoca un incremento della rendita a scapito del profitto.
Per farla breve, quando il margine di profitto diventa nullo (o pressoché tale), 
la crescita economica si arresta: il sistema raggiunge così uno  stato  detto 
stazionario.
Senza profitto i capitalisti non avrebbero più alcun interesse a investire e 
l’intero ciclo produttivo finirebbe per arrestarsi.

Solo un cambiamento esterno, secondo Ricardo, può alleviare la situazione, e 
tale cambiamento non può che riguardare le tecniche di produzione usate in 
agricoltura e l’abolizione dei dazi.

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