martedì 8 luglio 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO

ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE

CONDIVISIONE BIBLICA

PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA

RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI 

DELL’ECONOMIA CONDIVISA
Una lettrice scrive:
Tu non ti preoccupare, vai avanti e grida al mondo intero che GESU' CRISTO E' IL SIGNORE DELLA NOSTRA VITA. 
Ama il prossimo tuo come te stesso significa che il fratello o il prossimo è uguale a te e merita il tuo stesso amore.
Il nostro prossimo è costato lo stesso SANGUE DI CRISTO che è costato per noi.
Carissimo fratello questo pensiero che ti mando non vuole essere una predica.
Purtroppo è vero molti si limitano solo a fare la predica e si sentono a posto con la coscienza!!!
Un Servo di Dio diceva: << Se tu dici di amare il tuo Gesù e poi te ne stai per i fatti tuoi mentre fuori i fratelli soffrono, saresti una SFRUTTATRICE DELL'AMORE DI CRISTO CHE HA DATO SE STESSO PER TUTTI>>.
Un brano del vangelo mette in luce un aspetto della fede cristiana, racchiuso nell'interrogativo di Gesù: "Voi chi dite che io sia?", traducibile anche con "Chi sono io per voi, per te?".
Ecco, questa domanda esige una risposta personale e chiede che se ne valutino le conseguenze.
«Chi è Gesù per me? Quanto è entrato nella mia vita? Come orienta i miei pensieri, le mie decisioni, le mie scelte?»
Il vangelo suggerisce che non basta una risposta teologicamente corretta, come quella di Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
Una dichiarazione di questo genere deve cambiare radicalmente la vita, altrimenti resta concretamente, pur nella sua grandezza e pregnanza, un vuoto suono di parole.
Lo stesso Pietro comprenderà soltanto successivamente la portata della sua dichiarazione, dopo essere passato attraverso l'esperienza del tradimento ed essere stato coinvolto nel mistero della passione e della risurrezione di Gesù.
La Pasqua del Signore sarà l'evento decisivo e determinante.
Dopo la risurrezione di Gesù, Pietro non sarà più interrogato sulla fede, ma sull'amore: «Mi ami tu?» e sarà invitato nuovamente alla sequela.
Ed è sorprendente che Gesù continui a dire a Simon Pietro che si fida di lui.
È incredibile come il Signore scelga con assoluta libertà e benevolenza persone deboli e fragili, anche peccatrici, e affidi loro un compito umanamente "insopportabile".
L'amore sapiente di Dio va oltre i nostri meriti e perfino oltre la consapevolezza delle nostre qualità.
Ma Gesù non lascia soli: «Io sono con voi tutti i giorni».
Egli fa sentire la sua presenza premurosa soprattutto nei momenti difficili, quando i discepoli cominciano ad avere paura, quando nella loro debolezza lo rinnegano e lo tradiscono, quando "per il nome di Gesù" sono messi alla prova, vengono combattuti e perseguitati.

Per cui la prospettiva del martirio non va considerata un incidente di percorso, ma un orizzonte entro il quale vedere e vivere la sequela del Signore.

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