venerdì 25 luglio 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA 
RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA
Un lettore scrive:


Nella parabola dei talenti Gesù elogia i servi fedeli di un padrone che ha dato loro dei beni da far fruttare mentre condanna duramente il servo che non lo ha fatto.
Il quel caso Gesù elogia coloro che hanno migliorato la loro condizione di partenza e che pur potendo far leva sull'assenza prolungata del padrone non ne hanno tradito la fiducia.
Gesù, contrariamente a certa tradizione cristiana non solo non condanna la ricchezza ma nemmeno il lavoro che per molti secoli soprattutto in ambito cattolico è stato disprezzato perché considerato attività servile mentre la Riforma protestante ribalta il concetto ed infatti coloro che hanno accolto la Riforma non hanno cambiato religioni ma le loro menti ed i loro cuori facendo fare alle società di cui facevano parte dei progressi fino ad allora impensabili a cominciare dalla scolarizzazione necessaria perché ognuno doveva poter commentare liberamente la Bibbia.
Da qui nasce la mia idea di condivisione come arricchimento proprio perché presente nell'Evangelo.
Ognuno di noi è chiamato a migliorarsi per offrire il meglio di sé agli altri; dobbiamo essere individui migliori per poter dare agli altri quanto abbiamo di meglio perché le persone migliori danno vita a società migliori e libere mentre società fondate sul pauperismo e magari sull'ignoranza finiscono per diventare preda di dittatori che sfrutteranno sempre a loro vantaggio le condizioni di disagio delle persone lungi dal migliorarle.
Ma l'esempio più grande e supremo di condivisione ce lo danno proprio Dio stesso e Gesù: Dio offre Suo Figlio agli Uomini e Gesù porta sulla croce tutte le nostre colpe per tornare vincitore e con questo tracciare il sentiero che dovremmo percorrere.
Giampaolo Usai


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