L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.
MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA
RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA
Argentino Quintavalle/51.
Dobbiamo cercare di capire com’era il mondo dopo la seconda guerra mondiale.
Sul piatto da gioco c’era la più colossale torta economica da spartirsi della storia umana.
Prima cosa, tutto il business della ricostruzione, poi la spartizione della aree geografiche più ricche di risorse del pianeta.
Poi ancora le prospettive per il grande business di creare enormi masse di consumatori che negli anni si sarebbero infettati sempre di più di quel virus che possiamo chiamare consumismo, oliando macchine di profitti inimmaginabili fino ad allora.
Non ci scordiamo il neo-imperialismo USA e URSS, che soppiantava il vecchio colonialismo di Gran Bretagna, Francia, Spagna e Portogallo.
Insomma, un vero e proprio tesoro.
Le elites che sembravano essere state sconfitte dal socialismo, dal comunismo, e dalle democrazie occidentali, si organizzarono per recuperare il terreno perduto fra la fine dell’800 e la metà del ’900.
La colossale torta se la volevano mangiare loro.
La gente doveva starne alla larga.
Alla gente doveva essere riservata l’illusione di controllare qualcosa, non di più.
Questo processo non avvenne in un attimo.
Anzi.
Infatti se uno guarda la storia dei Paesi dal 1948 al 1975 circa, cosa vede?
Un trionfo di sistemi sociali importanti, a iniziare dal famoso Stato Sociale, per poi proseguire con la crescita dei sindacati, delle legislazioni di protezione del lavoro, l’istruzione per tutti, e anche una certa quota residua di economia Keynesiana nelle politiche economiche di molti Paesi.
Ma cosa accadeva dietro le quinte?
Accadeva che queste elites neoclassiche lavoravano come pazzi per arrivare a sovvertire tutta questa impostazione.
E come lavoravano?
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