MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA
Argentino Quintavalle/33.
Ma perché, esattamente, i lavoratori diventeranno esasperati?
Non solo per lo sfruttamento, ma anche per due altri motivi:
A) I lavoratori producono un valore, parte di questo serve loro per vivere, ma una buona parte è in più, è un plus, e questo plus finisce nelle mani dei padroni.
B) Marx lo chiama il plus valore.
C) I lavoratori hanno diritto a dividersi anche quel plus valore, dice Marx, e quindi inevitabilmente si solleveranno per impossessarsene.
Marx definisce saggio di sfruttamento il rapporto tra profitto (plusvalore) e salari pagati ai lavoratori.
B) Ma questo plus valore può essere prodotto ovviamente solo da lavoratori in carne e ossa (lavoro vivo), osserva Marx.
Perché?
Perché il plus valore per essere un valore deve poi essere venduto, per far incassare un profitto.
Quindi ci devono essere stipendiati vivi che lo comprano.
Ma a quel tempo, fine ’800, i capitalisti stavano sempre più sostituendo il lavoro vivo con le macchine (lavoro morto).
Quindi Marx predisse che le macchine non avrebbero potuto produrre il plus valore, ma non perché fisicamente non potessero, ma solo perché, come detto, il plus valore è tale solo se alla fine qualcuno lo compra.
Quindi se sono i lavoratori stipendiati a produrlo va bene, perché poi lo comprano, ma se sono le macchine no, perché le macchine non vanno a fare la spesa.
Quindi il plus valore prodotto dalle macchine praticamente non ha valore, rimane invenduto (con sempre meno lavoratori stipendiati che lo comprerebbero), e così i capitalisti perdono capitali.
Ma se i capitalisti, che usano sempre più macchine, perdono capitali, finiscono per fallire e l’economia piomba nel baratro.
A quel punto i lavoratori diranno basta! e si solleveranno.
Marx è più complesso degli altri economisti, e quindi lo facciamo in due parti.
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