lunedì 28 luglio 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSOECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICAPROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISARIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISAUna lettrice scrive:





Il pane che buttate è dell’affamato; le vesti che mettete via sono dell’ignudo; e il denaro che sperperate nei vostri piaceri è redenzione e libertà del povero. Per capire certe affermazioni io credo che dobbiamo provare cosa significhi avere fame, avere freddo, avere sete e non poter dormire in un letto caldo e sotto ad un tetto. Beato l’uomo che ha cura del debole: nel giorno della sventura il Signore lo libera.Quest’affermazione che apre il salmo 41 è una sintesi del senso e del valore di quella che tradizionalmente si chiama la “carità”. 

Questa è da intendere bene: non è beneficenza che piove dall’alto, ma partecipazione all’amore gratuito e solidale con cui Dio ci ama, e soprattutto ama i poveri, gli infelici e gli ammalati, al punto da identificarsi con loro.Cerchiamo modelli da seguire, persone da imitare ma nessuno pensa a seguire ed imitare Gesù. Abbiamo tanto da dare se solo aprissimo il nostro cuore e la nostra generosità verso coloro che soffrono. Impariamo ad immedesimarci in coloro che soffrono per la solitudine e per l'indifferenza ( l'indifferenza uccide..ecc ) di quelli che pensano di essere ricchi, ma che in realtà sono molto poveri. Date e vi sarà dato...così ci consiglia il Signore e noi, in grande o piccolo siamo chiamati tutti a farlo...Dicendo di vivere come Dio vuole, santamente e mettendo in pratica la sua Parola che da vita e grazia,  concludo con questi versi bellissimi, che sono una promessa per noi:"Beato l’uomo che ha cura del debole:  nel giorno della sventura il Signore lo libera. Il Signore veglierà su di lui,  lo farà vivere beato sulla terra.

Luisa Lauretta.

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