sabato 5 luglio 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO

ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE

CONDIVISIONE BIBLICA

Lettore/lettrice scrive:




Ho letto di recente che oltre 30 mila bambini ogni giorno muoiono

 di fame ( 10 milioni all' anno!) per l' indifferenza di chi come noi 

può permettersi di sprecare di tutto.


Ma ci pensate?


Nel 2014, dove si viaggia su internet, si usano telefonini che sanno 

fare di tutto, si muore ancora di fame...


Un'assurdità o una vergogna?



I nostri figli aprono i frigoriferi e possono scegliere dal dolce al

 salato, dal salume al latticino, e dall'altra parte del mondo piccoli 

innocenti patiscono la fame.

Solo chi ha provato la fame, la nera fame, come si definiva una 

volta, sa benissimo che anche un pezzo di pane duro poteva 

calmare i brontolii dello stomaco.

Mio papà mi raccontava che durante la guerra, lui un bambino, 

andava a rubare nelle campagne quello che trovava; patate, carote, 

cavoli....una vita fatta di stenti e di sofferenze.


Oggi, grazie a Dio, ci sono tante organizzazioni nazionali ed


 internazionali che propongono aiuti umanitari che spesso sfociano, 

però, nel puro assistenzialismo.


Ma si potrebbe fare di più.

Un'organizzazione umanitaria sotto un'ottica Cristiana, mette in 

primo piano l' Amore per Dio e per il prossimo.


Aiuta i bisognosi e le loro famiglie risolvendo prima i loro problemi 


interiori e poi i problemi fisici

.
Gesù sfamò con pochi pani e pochi pesci migliaia di persone e noi?

Potremmo fare molto di più, anche solo dando una piccolissima 


parte del nostro.

Tu ed io siamo uno strumento  nelle mani di Dio tutte le volte che 

diamo a Dio la nostra disponibilità.

Dio si può servire di chiunque per aiutarci e per aiutare gli altri, 

cosa cerca?


Un cuore disponibile, una vita disposta a cambiare i propri piani di 

una giornata per stravolgere un'altra vita, essere benedetti per 

benedire!

Se siamo su questa terra non è soltanto per vivere fine a noi stessi, 

questa società è malata, ha bisogno del mio e del tuo contributo.


 Sei all'altezza, non ti sminuire, ognuno di noi è stato creato con un 

fine, ognuno di noi può e deve amare; l'amore non è un opzional 


del 

cristiano, per la Parola è un segno di riconoscimento....che porta 

gioia, serenità, che si prende cura del prossimo, in un'attitudine di 

condivisione, aborrendo l'egoismo.

E' scritto in Giovanni:"Da questo conosceranno tutti che voi siete 

miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri."

Ma davvero potranno dire questo di noi le persone che non 

conoscono Gesù?


A te la risposta...Dio ti benedica Luisa Lauretta.

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