MISERIA
- POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA
La Comunità
non può smentire il Vangelo sottomettendo Cristo alle preferenze personali dei
singoli credenti, ma è tenuta alla fedeltà alla rivelazione biblica, nei quali
trovano spiegazione determinati insegnamenti e disposizioni.
Occorrerebbe considerare attentamente
"l'essere parte di Cristo", poiché nonostante le apparenze le due
espressioni non sempre si equivalgono.
Si può
appartenere alla Comunità senza coltivare però alcun legame di spiritualità; si
può frequentare un gruppo religioso anche attivamente e con grande zelo
operativo semplicemente per esternare il proprio estro e la propria grinta
esibizionistica senza alcun interesse verso Gesù Cristo.
Così pure
(come spesso avviene nelle nostre comunità) si può essere disposti a seguire
lunghe prediche e di prescrizioni burocratiche pur di realizzare la
consuetudine di una celebrazione in pompa magna, senza provare alcun trasporto
verso Cristo.
Poiché Comunità
è la comunione dei credenti vincolati fra di loro e con il loro Capo Gesù
Cristo, poiché essa è il Corpo di cui Cristo è capo e noi siamo sue membra, la
condizione per cui ci sentiamo realmente Chiesa è quella di sentirci vincolati
innanzitutto a Cristo Capo, vivendo incondizionatamente la nostra appartenenza
a Lui che ci comunica il suo volere nella persona dei pastori e dei
ministri.
Occorre
pertanto che ciascuno consideri non il ruolo o la posizione di vantaggio o di
comodo da occupare nella Chiesa, non la posizione più gradevole o privilegiata,
ma quella del servizio che Cristo richiede a ciascuno nella Chiesa.
E in primo
luogo la posizione di appartenenza a Cristo nella Chiesa.
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