domenica 6 aprile 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA
Sviluppo umano – stadio moderno dell’economia – GREGARIA.


Lo stadio primitivo dell’economia si fondava su una prospettiva del tutto auto-centrata e focalizzata sui soli diritti nei confronti dei più deboli sul piano economico, la riduzione alla schiavitù era un diritto acquisito dal potere economico, l’uomo era considerato oggetto e non soggetto con dei diritti alla vita e alla libertà.
Lo stadio dello sviluppo moderno mostra segni di riconoscimento dei doveri individuali e si assiste a un tentativo di bilanciare diritti e doveri, si cerca di bilanciare ma prevale sempre il dovere rispetto ai diritti per gli esseri umani che non hanno autonomia economica, l’equilibrio tra diritti e doveri è lontano perché prevale il concetto della subordinazione ai poteri forti.
La cultura della solidarietà e unità etnica appartiene certamente all’economia gregaria, in questo contesto non vi sono distinzioni di colore tra bianchi, neri, rossi, bruni o gialli, ma lo stato di subordinazione rimane e quindi la libertà individuale viene soffocata dai poteri economici forti.
I nazisti ed i fascisti praticavano l’economia gregaria: gruppi con in grande senso di appartenenza e certo violenti, soprattutto verso gli esterni, con un senso elevato del dovere verso il proprio gruppo.
Ogni loro membro fonde la propria individualità con gli interessi generali del gruppo o dell’organizzazione, chi si oppone a questo senso di appartenenza viene punito severamente e messo al bando con mezzi violenti.
Quando si pratica l’economia gregaria o moderna la violenza è dietro l’angolo e non vi è pace sociale, ma conflitti a tutti i livelli.
Tutto questo ci fa capire che questo stadio dell’economia è lungi dal mettere in atto quelli che sono i principi biblici dell’amore per il prossimo come riportato nei vangeli.
Un esempio tipico ci viene dalla parabola del Buon Samaritano il senso dell’appartenenza viene messo da parte per dar luogo all’amore per il prossimo, Gesù elogia il buon Samaritano ed invita gli altri a fare la medesima cosa.

Il mondo cristiano è chiamato a riflettere sul punto, altrimenti diviene tutto apparenza, ma il contenuto è lontano dal vero.

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