martedì 22 aprile 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA

L’autosufficienza deve riferirsi anche alla crescita delle produzioni alimentari, tutto deve essere pianificato con l’obiettivo di fornire un’alimentazione bilanciata a ogni persona; non possono coesistere gli sprechi con la fame.
Qualsiasi altra produzione di beni deve essere equilibrata per la conservazione della natura e la risposta ai normali bisogni di ciascuno.
Nelle varie zone devono essere valutate le caratteristiche dei suoli e coltivarli per una migliore produzione in risposta alle esigenze degli abitanti.
La pianificazione deve riguardare anche la produzione a livello locale, deve essere favorita l’aggregazione degli addetti ai lavori e dare loro il potere di stabilire la destinazione colturale delle varie terre.
Una volta disponibili i prodotti, si dovranno organizzare dei gruppi per la distribuzione e gli scambi fra le varie località in modo diretto senza intermediari o speculatori, una filiera corta onde evitare molti passaggi che fanno aumentare il prezzo a svantaggio del consumatore, ma non del produttore.
Il trasporto deve essere ridotto al minimo, si deve favorire lo scambio produttore – consumatore, in questo caso trarranno vantaggio sia il produttore che il consumatore, viene valorizzato il lavoro dei produttori.

In questo contesto non può trovare posto l’economia parassitaria che è contro ogni principio cristiano.

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