MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE
SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE
PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA
L’autosufficienza deve riferirsi
anche alla crescita delle produzioni alimentari, tutto deve essere pianificato
con l’obiettivo di fornire un’alimentazione bilanciata a ogni persona; non
possono coesistere gli sprechi con la fame.
Qualsiasi altra produzione di
beni deve essere equilibrata per la conservazione della natura e la risposta ai
normali bisogni di ciascuno.
Nelle varie zone devono
essere valutate le caratteristiche dei suoli e coltivarli per una migliore
produzione in risposta alle esigenze degli abitanti.
La pianificazione deve
riguardare anche la produzione a livello locale, deve essere favorita l’aggregazione
degli addetti ai lavori e dare loro il potere di stabilire la destinazione
colturale delle varie terre.
Una volta disponibili i
prodotti, si dovranno organizzare dei gruppi per la distribuzione e gli scambi
fra le varie località in modo diretto senza intermediari o speculatori, una
filiera corta onde evitare molti passaggi che fanno aumentare il prezzo a
svantaggio del consumatore, ma non del produttore.
Il trasporto deve essere
ridotto al minimo, si deve favorire lo scambio produttore – consumatore, in
questo caso trarranno vantaggio sia il produttore che il consumatore, viene
valorizzato il lavoro dei produttori.
In questo contesto non può
trovare posto l’economia parassitaria che è contro ogni principio cristiano.
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