MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE
SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE
PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA
L’economia e la libertà dei popoli.
Un popolo può considerarsi indipendente
se riesce ad avere un’economia basata sull’autosufficienza
in quanto ad alimentazione, vestiario, casa e deve costruire un ordine sociale
capace di autogestirsi in tutti i settori produttivi.
L’indipendenza politica non
basta per determinare la stabilità se l’economia è condizionata da altri Stati,
qualsiasi armamento non potrà garantire la pace trai popoli se non c’è l’autosufficienza
nella Nazione.
L’uomo può considerarsi libero
se è nelle condizioni economiche autonome, se la retribuzione del lavoro svolto
gli consente di condurre una vita dignitosa.
Quasi tutte le guerre sono
fondate su questioni economiche, i conflitti cessano nella misura in cui l’equità
soppianta la sperequazione economica.
Chi dice di volere la pace e
si prodiga per avere un’economia perequativa si contraddice, solo l’economia di
condivisione può far cessare la conflittualità tra gli uomini e fra i popoli.
I pseudo teologi fanno molto
chiasso sull’amore per il prossimo e la fratellanza, ma nulla fanno per creare
una equa e condivisa.
Occorre passare dalla
predica alla pratica, solo così si può essere credibili come predicatori di giustizia.
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