MISERIA - POVERTA’ –
RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE
BIBLICA
UNA LETTRICE SCRIVE:
C’era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso
e tutti i giorni banchettava lautamente.
Un mendicante, di nome Lazzaro,
giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi di quello che
cadeva dalla mensa del ricco.
Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe.
Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel
seno di Abramo.
Morì anche il ricco e fu sepolto.
Stando nell’inferno tra i
tormenti...
Questa storia la conosciamo tutti, più o meno, Gesù la
racconta perché attraverso la sua comprensione capiamo quanto sia utile
prodigarsi verso il prossimo bisognoso.
Per Gesù la ricchezza è un grande
pericolo.
Lo dice ai discepoli dell’antica Palestina, ma sembra che le sue parole
sono terribilmente vere e attuali, anche per noi.
Il riccone che banchetta e veste sontuosamente è
accecato dal suo benessere a tal punto che non vede il povero Lazzaro che
“giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi di quello che
cadeva dalla mensa del ricco”.
Lazzaro non è un povero qualunque, ma è li, vicino al
ricco che incredibilmente non lo considera.
Ora la mia domanda è questa...
Il
ricco è schiavo delle sue ricchezze e noi oggi che uso ne facciamo?
Sappiamo
gestire il bene che Dio ci ha dato, per metterlo a disposizione di chi è nel
bisogno?
Siamo noi che possediamo le ricchezze che abbiamo oppure sono le
ricchezze che “possiedono” noi, rendendoci così dipendenti e ciechi da non
vedere nient’altro che queste?
E fin dove arrivano il nostro sguardo e l’attenzione
alle persone?
Spesso e volentieri, non vediamo le piaghe del nostro
fratello che ci è vicino perché le cose che abbiamo e le preoccupazioni che
accompagnano le ricchezze ci fanno da paravento…o ci portano lontano dalle
sofferenze dei poveri.
Non siamo anacronistici, anzi, sembra sempre più
necessario l’appello (non facile da raccogliere e scrivere nemmeno per me) a
diventare un po’ più poveri, semplici e disponibili verso gli altri.
La vita
eterna non sappiamo come e dove sarà, ma già da ora possiamo impostarla,
vivendo con maggior condivisione di sguardi, di sentimenti, e anche di beni tra
noi e coloro che poveri ci vivono accanto, più vicino di quel che pensiamo.
Non lasciamo che siano i cani a leccare le piaghe dei
tanti Lazzaro che abbiamo vicino, ma delle loro piaghe prendiamoci cura noi.
A buon intenditore.....DTBG
Luce del Mondo.
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