sabato 26 aprile 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA

Nell’economia della condivisione è la distribuzione della ricchezza fra i vari membri della società che prevale rispetto alla produzione, distribuzione e consumo dei beni.
Questa impostazione non concorda con l’economia di mercato corrente che fonda il tutto sulla produzione ed accumulo per proiettare l’uomo nel benessere.
Una economia che viene costruita sul concetto fondamentale che il lavoro è merce di scambio, giusto una voce di costo alla stregua delle materie prime non risponde ai principi cristiani.
L’essere umano non è una macchina alla quale si dà una quantità fissa di carburante a secondo del lavoro che ha svolto, ma ha esigenze diverse di un mezzo adoperato per la produzione.
L’uomo consuma anche se non lavora, i bisogni sono la costante della vita di tutti i giorni; dal momento del suo concepimento sorgono i bisogni che lo accompagnano fino al decesso.
Questi bisogni non sono proporzionali al lavoro svolto, ma alla natura stessa del genere umano.
Questo ci porta a considera il lavoro come mezzo necessario ma non sufficiente per il vivere in un contesto civile, quindi è la distribuzione della ricchezza che deve essere messa alla base della vita comunitaria.

Il mondo cristiano non può non considerare quest’ultima riflessione nel rispetto dei principi biblici su cui si fonda l’economia della condivisione.

1 commento:

  1. Sarebbe bello poter parlare di economia della condivisione col mondo cristiano, cioè trasportare la teologia nel mondo dell'economia perché il cristianesimo è una scelta di vita e non solo bagaglio culturale.

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