MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE
SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE
PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA
Nell’economia della
condivisione è la distribuzione della ricchezza fra i vari membri della società
che prevale rispetto alla produzione, distribuzione e consumo dei beni.
Questa impostazione non
concorda con l’economia di mercato corrente che fonda il tutto sulla produzione
ed accumulo per proiettare l’uomo nel benessere.
Una economia che viene costruita
sul concetto fondamentale che il lavoro è merce di scambio, giusto una voce di
costo alla stregua delle materie prime non risponde ai principi cristiani.
L’essere umano non è una
macchina alla quale si dà una quantità fissa di carburante a secondo del lavoro
che ha svolto, ma ha esigenze diverse di un mezzo adoperato per la produzione.
L’uomo consuma anche se non
lavora, i bisogni sono la costante della vita di tutti i giorni; dal momento del
suo concepimento sorgono i bisogni che lo accompagnano fino al decesso.
Questi bisogni non sono
proporzionali al lavoro svolto, ma alla natura stessa del genere umano.
Questo ci porta a considera
il lavoro come mezzo necessario ma non sufficiente per il vivere in un contesto
civile, quindi è la distribuzione della ricchezza che deve essere messa alla
base della vita comunitaria.
Il mondo cristiano non può
non considerare quest’ultima riflessione nel rispetto dei principi biblici su
cui si fonda l’economia della condivisione.
Sarebbe bello poter parlare di economia della condivisione col mondo cristiano, cioè trasportare la teologia nel mondo dell'economia perché il cristianesimo è una scelta di vita e non solo bagaglio culturale.
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