MISERIA - POVERTA’ –
RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE
BIBLICA
ECONOMIA
MODERNA - ATTUALE.
DI ARGENTINO QUINTAVALLE /14.
Adam Smith
Smith cosa disse?
Questo: egli riteneva che, per incrementare la
ricchezza del Paese, fosse necessario liberare le forze che guidano i mercati,
e in primo luogo consentire il pieno esplicarsi della libera iniziativa
economica.
Detto in altre parole: il governo deve togliersi
dall’economia, deve lasciare in pace gli imprenditori e i cittadini, cioè il
Mercato.
Ma attenzione, perché è qui che c’è la confusione con
l’economia di oggi.
Smith voleva solo dire che siccome il governo di
allora, cioè i Re, i nobili, i Papi, ecc., era una cosa talmente parassitaria
che era meglio che si levassero di torno, e che i borghesi del Mercato erano
preferibili ad essi.
Smith quando parlava che per rendere massimo il
benessere della nazione si doveva eliminare ogni restrizione all’operare della
libera concorrenza, e quindi che il governo non doveva interferire, non
intendeva il governo democratico di oggi.
Ma gli economisti attuali, che prendono il nome di
Neoliberisti, hanno spacciato a tutti che Smith odiava i governi come i nostri,
li voleva senza potere, e amava il Libero Mercato.
Ma questo non è vero.
Per Smith il capitalismo del Libero Mercato era
accettabile solo perché era un male minore rispetto ai tiranni dell’epoca.
Adam Smith infatti non ammirava affatto il capitalismo
del Libero Mercato, e infatti una delle sue citazioni più famose è questa:
«Raramente i capitalisti si riuniscano se non per cospirare contro i lavoratori
e il Mercato».
Smith ha elaborato la famosa similitudine della Mano
Invisibile. Questo è stato spiegato che in un sistema di libero mercato,
perseguendo il proprio egoistico interesse, i singoli individui potranno
realizzare anche il massimo benessere collettivo.
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