MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE
SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE
PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA
Diversi gruppi di persone
praticano diverse economie e si contraddistinguono dalla conduzione propria della
vita.
Uno dei gruppi ha come
orientamento l’imitazione di altri gruppi o comunità di riferimento senza
identità propria.
Chi rientra in questo gruppo
non si dà pena di offrire alcun contributo personale alla collettività, ma
prende tutto ciò che può dalle creazioni altrui.
In questo gruppo impera
l’egoismo e l’amore per se stessi, la ricerca del piacere e del vantaggio per
la via più breve, e non curandosi se le azioni che compie determinano danno
agli altri che appartengono al medesimo contesto.
Questo agire è proprio di una
persona che vegeta solamente ed è sterile, non impara e non crea cosa alcuna, quindi
si è in un contesto economico parassitario; gli altri creano e producono per i fannulloni.
Un agire che è contro il
vivere civile ed i principi cristiani, ma alcune comunità, spesso, tollerano
queste persone parassite.
Chi non lavora non deve
neanche mangiare, il capovolgimento di questa affermazione crea gravame per il
prossimo che per una serie di motivi non ha il coraggio di ribellarsi e
soccombe i soprusi dei furbetti.
L’economia di condivisione
non può aver luogo in gruppi dove ci sono i fannulloni ed i furbetti senza
scrupoli.
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