MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE
SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE
PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA
Di Argentino Quintavalle/1.
L’economia si basa su
incentivi, e solo quando le persone e le imprese hanno i giusti incentivi per
lavorare e produrre, l'economia può crescere e prosperare.
Anche la Bibbia e il Talmud
riconoscono l'importanza degli incentivi economici all'interno di una economia
di mercato concorrenziale.
Il Talmud precede di secoli
le idee rivoluzionarie di Adam Smith sulla concorrenza di prezzo, cioè chi
vende a un prezzo più alto sarà costretto ad uscire dal mercato o a ridurre il
suo prezzo; la Bibbia, dal canto suo, enfatizza l'uso di pesi e misure oneste.
Nella Bibbia troviamo un
importante esempio di economia.
Ha a che fare con l’anno
sabatico, cioè con la cancellazione dei debiti. Malgrado questo sia un
comandamento della Torah, la realtà è che quando le circostanze economiche
diventano difficili, non tutti sono in grado di vivere secondo questi ideali
elevati: il ricco semplicemente rifiuta di prestare denaro al povero
nell’imminenza dell’anno sabatico, mosso dal timore di non riaverlo indietro.
Come conseguenza di ciò
Hillel il Vecchio giunse alla conclusione che era necessaria un’azione
drastica, ed istituì la pratica del pruzbul.
Hillel comprese che, nella
pratica, dall’osservanza delle leggi che impongono la cancellazione di tutti i
debiti, accadeva che i meno abbienti fossero privati completamente della
possibilità di ricevere prestiti, così che si venivano a trovare, in quel
periodo, in condizioni assai peggiori di quelle in cui sarebbero stati senza la
protezione dell’anno sabatico.
Nessun commento:
Posta un commento