MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA
– TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE
SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE
PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA
Economia gregaria:
Esempio tipico: il membro di
una famiglia che lavora nell’interesse di tutta la famiglia.
Una società cooperativa la
quale lavora per il gruppo che rappresenta, motivata non dall’interesse
individuale ma dall’interesse comune del gruppo.
Sottomissione alla volontà
del gruppo fino al punto, eventuale, dell’abnegazione e del sacrificio di
interessi personali.
E’ il caso in cui si dà
enfasi all’interesse del gruppo e non a quello personale.
Il contributo di ciascuno è
considerato più importante della sua quota di beneficio individuale, tutto è
basato su valori altruistici.
Una tale economia può
indurre alla violenza nei confronti di chi è fuori dal gruppo.
L’elemento chiave è:
beneficio per il gruppo piuttosto che per i suoi singoli membri.
Anche in questo caso si può
ingenerare violenza; la violenza è dietro l’angolo se il cuore dell’uomo non
viene trasformato dal naturale egoistico allo spirituale altruistico secondo i
principi biblici.
Solo l’amore ed il rispetto
per il prossimo fa venir meno la violenza verso il proprio simile.
Più volte è stato ribadito
che la non violenza, nel campo economico, può essere scongiurata solo se viene
praticata la condivisione del bene.
Questo è l’obiettivo del
cristianesimo autentico che può essere raggiunto solo se l’uomo assimila i
principi biblici e li mette in pratica.
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