sabato 12 aprile 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA
Di Argentino Quintavalle/5.

Nei primi decenni del XX secolo l’incapacità della teoria neoclassica di spiegare in maniera coerente e accettabile il fenomeno della disoccupazione di massa, determina l’esigenza di elaborare una nuova teoria economica. 
Arriva Keynes, un economista inglese allievo di Marshall, e dice: Questa è tutta teoria, buona solo a parole, ma nella realtà se tutti risparmiano si abbassano i consumi; se si abbassano i consumi si ammazza la produzione, e questo fa crollare i profitti, gli stipendi e l’occupazione, e questo a sua volta fa ovviamente crollare persino i risparmi.
Ovvio, dice Keynes, come si fa risparmiare se l’economia va in depressione proprio a causa della mania di risparmiare?
E come si fa a risparmiare se uno deve pescare proprio dai risparmi perché l’economia è in depressione?
È un paradosso, dice Keynes.

Poi aggiunse: è ovvio che per poter risparmiare qualcuno ti deve prima aver dato i soldi da risparmiare, quindi devi aver avuto un profitto o un reddito, ma se prima ci deve essere stato un profitto o un reddito significa con certezza che prima c’è stato qualcuno che ha investito/speso. Quindi è altrettanto ovvio che è l’investimento/spesa che deve venire prima del risparmioe non il contrario, come sostengono i Neoclassici. 

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