mercoledì 23 aprile 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA

Nell’economia della libertà il surplus, in relazione alla produzione e consumo locale, dei beni saranno trasformati e scambiati con articoli non disponibili in loco o a livello regionale, anche questa attività deve essere programmata con oculatezza.
Una simile organizzazione sarà in grado di garantire i bisogni primari della popolazione, incoraggerà le industrie locali, creerà lavoro per gli abitanti della zona, sia nella trasformazione che nella distribuzione.
Si possono aiutare i coltivatori per aumenta la produzione fino al livello ottimale, ma questo richiede che vengano assegnati ai coltivatori, diversi servizi nel contesto dell’azienda.
Le terre devono essere dotate di sistemi di irrigazione e poter essere fertilizzate in modo naturale per avere dei prodotti sani e non manipolati.
Occorre aiutare le famiglie a produrre compost con gli scarti alimentari e agricoli nelle zone interessate dalla coltivazione, realizzare progetti per la sistemazione del suolo e dotare le terre di un sistema adeguato di irrigazione per una produzione ottimale.
Il tutto deve rientrare nell’auto finanziamento locale come unità autonoma di gestione.
Questa autogestione zonale sarà efficace nella misura in cui i furbetti di turno verranno messi da parte, questi se vogliono mangiare devono lavorare come gli altri.

Solo allora si può pensare ad una economia di condivisone nel rispetto dei principi biblici.

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