venerdì 25 aprile 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
ECONOMIA MODERNA - ATTUALE.
DI ARGENTINO QUINTAVALLE /13.
 Dunque iniziamo!
Adam Smith
L’economia, così come la conosciamo, è relativamente giovane. Fino al 1700 l’economia era molto semplice.
I Re, i nobili, i Papi, avevano tutto, il resto aveva niente.
Poi intervenne un cambiamento straordinario: la tecnologia. Successe che grazie alle nuove conoscenze, ai nuovi mezzi meccanici, ecc., crebbe fra le masse una borghesia, cioè gente senza potere politico ma che stava facendo soldi con i commerci.
I Re, i nobili, i Papi, ecc. cosa fecero?
Li fecero lavorare senza dar loro troppi fastidi, ma li tassavano. Però li spremevano troppo, così i borghesi si arrabbiarono perché veramente la situazione era diventata intollerabile.
È così che è scoppiata la rivoluzione francese nel 1789.
Ed è in questo contesto che spunta il primo economista cosiddetto moderno, cioè Adam Smith (1723-1790), che poi non era veramente un economista, ma più che altro un filosofo morale, autore della celebre opera Indagine sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni, pubblicata nel 1776.
Un trattato fondamentale, destinato a rimanere per decenni il testo di riferimento della nascente economia politica.
Siamo a fine ‘700.
Ma attenzione a una cosa.

Dobbiamo sapere che di questo Smith, uno scozzese, oggi si dicono molte fandonie, perché certi economisti attuali l’hanno preso a modello per una teoria del tutto diversa da quella del vero Adam Smith.

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