sabato 5 aprile 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA
Economia di servizio:

Esempio tipico: un attivista sociale che si preoccupa delle problematiche degli altri mettendo in secondo piano le proprie tematiche, quindi siamo in un contesto altruistico e non egoistico.
La motivazione è il bene altrui per la felicità propria e quella degli altri.
Alle volte questa attività può andare contro il proprio interesse personale.
In questa ottica vengono focalizzati i propri doveri sena pensare ai diritti che possono sorgere nell’agire in favore degli altri.
Tutto è basato sull’amore e sul desiderio di servire senza pensare alla relativa ricompensa.
Detto agire porta alla nonviolenza e alla pace dei popoli con la conseguenza di passare da una economia egoistica ad una economia di servizio che genera stabilità del benessere collettivo.
Il concetto base è: contribuire senza alcuna considerazione del beneficio che se ne potrebbe ricavare.
Fra i diversi modelli economici, quello più indicato per il mondo cristiano è quello di servizio, il cristiano deve pensare più a servire che essere servito.
Fra i diversi gruppi di essere umani, comunità o nazioni, ci sono persone che appartengono a vari modelli economici, ma il credente dovrebbe scegliere l’economia di servizio.

E’ nel modello di una economia di servizio che può sorgere e praticare la condivisione, gli altri modelli economici non rispecchiano i principi biblici.

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