giovedì 3 aprile 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.


MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA
Gli stadi dello sviluppo umano: gli individui.

Dopo aver esaminato i tipi di economia presenti in natura, nel regno animale e vegetale, proviamo ad applicare queste considerazioni all’uomo che è dotato, oltre l’istinto, di intelletto.
L’istinto porta a condurre una vita con regole prefissate dalla natura stessa, l’uomo è dotato anche del libero arbitrio e quindi  può controllare l’agire istintivo con l’aiuto dell’intelligenza, cambiare l’ambiente e il suo modo di vita, scegliendo comportamenti meno violenti nei confronti della natura.
Un ladro, che appartiene all’economia parassitaria, può cambiare il suo modo di vita e decidere di condurre una vita onesta come operaio sia in campo agricolo che artigianale oppure nelle arti e professioni.
Sviluppando un profondo amore per il prossimo, l’uomo può trasformarsi in un operatore di pace e mettere fine ai vari conflitti che affliggono la propria specie, mettendo in campo i suoi sforzi migliori per una causa nobile e condurre una vita semplice e frugale.
Alla base del cambiamento della natura umana c’è sempre “l’amore per il prossimo” senza del quale non ci può essere cambiamento positivo per il genere umano.
Nella bibbia si legge: “ama il prossimo tuo come te stesso”, se questa affermazione viene messa in azione, allora ci sarà armonia e benessere per l’umanità.

I principi biblici devono essere alla base per un vero cambiamento positivo e pacifico, il cristianesimo autentico è la risposta alle problematiche che affliggono l’umanità anche sul piano economico.

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