MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA
– TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE
SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE
PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA
Argentino
Quintavalle/26.
Detto questo, Ricardo però disse anche altre cose che oscurò la giusta
intuizione di prima, perché fondò una scuola di pensiero economico che ancora
oggi fa danni terribili alla nostra economia.
Egli si è dedicato allo studio della distribuzione della
ricchezza tra le classi sociali che hanno contribuito a
realizzarla: lavoratori, proprietari
fondiari e capitalisti.
Il ragionamento di Ricardo prende le mosse dal settore agricolo il cui
prodotto veniva ripartito tra salari, rendite, e profitti.
Nella teoria ricardiana della distribuzione, mentre il salario reale (in
termini di grano) tende a mantenersi al livello di sussistenza, la coltivazione
di nuove terre provoca un incremento della rendita a scapito del profitto.
Per farla breve, quando il margine di profitto diventa nullo (o pressoché
tale), la crescita economica si arresta: il sistema raggiunge così
uno stato detto stazionario.
Senza profitto i capitalisti non avrebbero più alcun interesse a investire
e l’intero ciclo produttivo finirebbe per arrestarsi.
Solo un cambiamento esterno, secondo Ricardo, può alleviare la situazione,
e tale cambiamento non può che riguardare le tecniche di produzione usate in
agricoltura e l’abolizione dei dazi.
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