MISERIA
- POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA
– TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE
BIBLICA
PROCESSO
CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI
NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI
DELL’ECONOMIA CONDIVISA
Una
lettrice scrive:
Tutto ciò che di bello e di buono c’è nel mondo ( cose, attività, relazioni, ecc) sarà allora illuminato da una nuova luce e da nulla saremo manipolati e posseduti.
Confidando
nella paternità di Dio nulla ci creerà ansia, affanno, ma tutto,
nel nostro intimo, nella nostra vita, sarà pervaso dalla sua
presenza rassicurante, perché la sua Provvidenza non abbandona le
sue creature.
Ciò
nonostante noi, nel concreto, rimaniamo responsabili della nostra
vita, perché Dio donandoci la libertà ha voluto responsabilizzarci
e ci ha fornito nell’intimo i valori del Regno (giustizia,
uguaglianza, equità, fraternità, carità, ecc.) che motivano le
nostre azioni di uomini, di fratelli e di figli di Dio.
Anche
oggi siamo chiamati ad essere « commensali di Dio in questo mondo ».
Se
capissimo in profondità la grazia, comprenderemmo che l’amore di
Dio per noi, la sua provvidenza e misericordia, è stata e continua
ad essere immensa.
Certo
questo convito è solo un inizio di comunione con Dio.
Siamo
nell’attesa e nella speranza della « perfetta comunione nella vita
eterna», ma ne è già un pegno sicuro.
E’
questa commensalità, questa «alleanza nuova ed eterna », che dona
alla Comunità di dedicarsi « con serena fiducia » al servizio di
Dio.
La fede
ci impegna a far sì « che il corso degli eventi del mondo si svolga
secondo la volontà di Dio nella giustizia e nella pace ».
In
essa troviamo la forza della giustizia, che domina l’avidità e
l’egoismo, e della pace, che vince ogni presunzione e cattiveria.
Capita
di tutto nel mondo: persino che una madre snaturata dimentichi il suo
bambino.
Non
avverrà invece mai che Dio si dimentichi dell’uomo, che è la sua
creatura prediletta.
Ci
viene talora sulla labbra l’amara, e insensata , considerazione:
Dio si è dimenticato di me, perché mi manda troppe tribolazioni.
E’
semplicemente assurdo: «Io non ti dimenticherò mai », dice il
Signore. (Is 49, 14-15.)
E’ la
certezza più gioiosa che possiamo avere.
Il
nostro prossimo non di rado ci trascura, dopo tante promesse; Dio non
ci trascura mai.
Il segreto della pace interiore e di tutta la vita
spirituale sta nella convinzione incrollabile che Dio non si
dimentica di noi, che ci è vicino, anche se non lo sentiamo, e che
ci ama come Dio sa amare, e quindi immensamente.
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