martedì 8 luglio 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO

ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE

CONDIVISIONE BIBLICA

PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA

RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI 

DELL’ECONOMIA CONDIVISA
Argentino Quintavalle/25.

Nella precedente lezione abbiamo parlato del malvagio 
Malthus, che credeva di risolvere il problema della scarsa  
domanda aggregata  aumentando la classe dei nobili 
parassiti straricchi, così che comprassero le merci 
disponibili.
Riccardo arriva sulla scena e dice a Malthus: hai detto un 
mucchio di idiozie, perché tutti i soldi che i tuoi nobili 
pagheranno ai commercianti per le loro merci e lavoro, se 
li riprenderanno poi pari pari in tasse e affitti, visto che i 
tuoi nobili hanno il potere di tassare e sono proprietari di
 tutti gli immobili.

Tanto varrebbe, aggiunse Ricardo, che i commercianti 
bruciassero tutta la merce che producono, non 
cambierebbe nulla per loro.
Fate attenzione qui al principio di base: Riccardo riconosce 
per primo che se il Potere (allora i ricchi nobili, oggi lo 
Stato) spende per le nostre merci e servizi 100, ma poi ci 
tassa per la stessa cifra che ci ha appena dato (pareggio di 
bilancio), l’economia va a rotoli, e noi abbiamo lavorato 
per niente.

Riccardo capì due secoli fa che il pareggio di bilancio è 
micidiale per i cittadini e le aziende, cioè per la società.

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