MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE
SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE
PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA
Una lettrice scrive:
Povertà e condivisione/2
Se vogliamo usare
un’espressione evangelica, la povertà in rapporto ai beni è convivialità, dove
il termine indica tanto la comunione con le persone quanto la compartecipazione
delle cose.
Pensiamo al modello della
comunità cristiana primitiva, così come ci è descritta negli Atti: vivevano nella
comunione fraterna, mettevano in comune i loro beni, spezzavano insieme il
pane.
Non è casuale che Gesù abbia
istituito la cena sotto la forma del banchetto, perché umanamente parlando non
c’è nulla meglio del banchetto che esprima bene la comunione tra le persone
nella condivisione delle cose; infatti tutto ciò che è posto sulla mensa è da
distribuire tra tutti, non è proprietà esclusiva di nessuno.
La convivialità diventa vera
se è espressione di una convivialità vissuta nel quotidiano attraverso la
realizzazione della condivisione fraterna e della comunione dei beni; a sua
volta poi la comunione stimola la comunità cristiana ad andare sempre di più
nella direzione della realizzazione di forme di comunione con le persone e di
condivisione delle cose.
Il senso profondo della
povertà nel rapporto con i beni è quello della convivialità finalizzata alla
crescita della comunione.
Fiorella Patriarca

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