lunedì 4 agosto 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA
Un lettore scrive:


RIFLESSIONI: La domanda che mi pongo è: l'attuale crisi finanziaria si sarebbe potuta evitare se le nazioni avessero seguito le linee guida della Bibbia? 

Non solo la risposta è sì, ma dalla Bibbia possiamo ricavare delle regole per incominciare a correggere la debacle.
Ogni teologia ha una sua etica degli affari, ma quella biblica è particolarmente completa.
La crisi attuale, la più grande recessione economica dopo la seconda guerra mondiale, ha le sue radici nel fallimento morale del mondo occidentale.
L’etica biblica ci invita a chiederci: "come possiamo fare denaro e contemporaneamente essere dei membri responsabili della società in cui viviamo, e tutelare gli interessi di chi compra, di chi vende, e di chi lavora?"
Chiaramente queste considerazioni sono state assenti in tutti i protagonisti dell’analisi economica di cui sopra.
Ecco alcuni dei principi antichi che si possono applicare alle cattive notizie di oggi.
• Davanti al cieco non mettere un inciampo (Levitico 19:14)
Buona parte dell’etica biblica nasce da Lev.19:14, che recita: "Non dir male del sordo e davanti al cieco non mettere un inciampo".
Sin dall’antichità i rabbini ampliarono questo comandamento in un divieto generale di non dare cattivi consigli.
Oggi possiamo applicarlo in maniera particolare all’economia e alla finanza.
Gli "esperti" che ci hanno detto un mare di bene riguardo l’euro sono stati dei cattivi consiglieri e hanno violato il comandamento di Lev.19:14.

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