L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.
MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA
Un lettore scrive:
Capire l’economia del mondo ci permette di capire perché le aziende non fatturano, sono in perdita, devono licenziare, e soprattutto ci permette di capire se ciò che ci viene raccontato è vero o falso e prendere di conseguenza delle decisioni. Da diverso tempo in Italia si parla del pareggio di bilancio. Ce lo impone l’Europa.
Ci hanno detto che se lo Stato spende per noi cittadini e aziende 100 €, ma poi ci tassa 100 €, cioè pareggia il suo bilancio, tutta l’Italia sarà risanata. Menzogne! Ci devono spiegare come la gente può vivere ricevendo 100 € e poi ridandoli indietro tutti in tasse. Quindi il pareggio di bilancio risana solo un numero sui computers del Ministero del Tesoro, e rovina il Paese (per il profitto degli speculatori). All’inizio dell’800 questa trappola l’aveva capita un certo David Ricardo, un economista britannico della scuola classica (1772-1823).Nella precedente lezione abbiamo parlato del malvagio Malthus, che credeva di risolvere il problema della scarsa domanda aggregata aumentando la classe dei nobili parassiti straricchi, così che comprassero le merci disponibili. Ricardo arriva sulla scena e dice a Malthus: hai detto un mucchio di idiozie, perché tutti i soldi che i tuoi nobili pagheranno ai commercianti per le loro merci e lavoro, se li riprenderanno poi pari pari in tasse e affitti, visto che i tuoi nobili hanno il potere di tassare e sono proprietari di tutti gli immobili. Tanto varrebbe, aggiunse Ricardo, che i commercianti bruciassero tutta la merce che producono, non cambierebbe nulla per loro.
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