martedì 5 agosto 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO

ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE

CONDIVISIONE BIBLICAPROCESSO CULTURALE 

SULL’ECONOMIA CONDIVISARIFLESSIONI 

NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA

Un lettore scrive:



Il pensiero marxiano ha attecchito in una società incolta e sottoposta al dogmatismo religioso com'era quella dell'Europa continentale al punto che la Russia post zarista ne divenne l'emblema. Se nel mondo anglosassone partendo dalla Riforma protestante si formò una società colta ed evoluta, in Italia dove la Riforma fu fatta annegare nel sangue sparso dall'inquisizione per poter vedere una legge che disciplinasse l'istruzione obbligatoria si dovette arrivare grosso modo al 1866 e questo ritardo per molti aspetti si paga ancora. Il pensiero liberale in Italia a differenza di quello marxiano è rimasto elitario perché l'individuo è sempre stato guardato con sospetto come se fosse considerato pericoloso, l'Italia per ciò è il paese che ha avuto il più forte partito comunista dell'Occidente; che soffre della peggiore pressione fiscale del mondo e che soprattutto continua a privilegiare l'impiego pubblico in danno dell'iniziativa privata guardata con sospetto e per ciò oberata di tasse e la classe politica certo non eccelle così come il sistema dell'informazione per alcuni aspetti sovietico e per altri goebbelsiano, se poi si considera la classe insegnante che è di formazione sovietico-gentiliana è facile arrivare alla conclusione che in Italia non ci sarà mai una rivoluzione liberale perché un liberale non può prescindere dall'assunto einaudiano che recita: " conoscere per deliberale"

É quindi la conoscenza la fonte della libertà.
Giampaolo Usai

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