sabato 2 agosto 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO

ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE

CONDIVISIONE BIBLICA

PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA

RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI 

DELL’ECONOMIA CONDIVISA

Un/una lettore/lettrice scrive:

 
Cambierei due cose. 

1. Le parole economia e condiviso, sono due concetti estranei all uomo.
Se uno non è un raggioniere, la parola economia è come guardare la tinta asciugare, così alla stragrande maggioranza di troll di siti e fb, non lo darebbero uno sguardo.
Anche la parola condivisa, è un concetto estraneo per l'uomo naturale, e al meglio, fastidioso per il credente.
Le altre parole che usi per descrivere il blog, tipo miseria, povertà, ricchezza e lusso, creano così tanto malessere mentale, solo leggendo le prime due, così affiancate alle secondo, la mente e la coscienza umana va in blocco.
Risultato, stare alla larga da questo blog.
Se posso, ti consiglierei di tenere l'obbiettivo com'è, cioè le parole veritiere appena discusse, ma di cambiare l'approccio al soggetto. 

Mi spiego.


Il blog va bene così, ma attira il lettore e scrittore non in una maniera così diretta.
Invece di condivisione prossima, o bene comune, aganciati a promozione tipo del FT, o a chi si trova già a parlare del sogetto però proponendolo in una maniera che attira il lettore.
Prova a fare un giro sulle pagine di Financial Times, Bloomberg, Business and Markets, e copia la metodologia di presentazione loro, che devono già vendere un soggetto ed idee difficili di per se. 

Io magari lo chiamerei tipo Tesoro perduto, o, perle nascoste... non so se ho reso l'idea.
Questo è solo la mia oppinione fratello, così spero che non ti ho offeso, il contenuto e lo spirito, ed il soggetto sono giustissimi, devi trasformare la presentazione e"l'addescamento" o la vendita per modo di dire... Benedizioni fratello, e fammi sapere  cosa ne pensi.
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Caro fratello, in effetti il tuo discorso va bene per prodotti pubblicitari e simili; noi non vendiamo Gesù, non vendiamo la Parola, ma cerchiamo di far intendere, ai credenti e non credenti, cosa significhi" CONDIVISIONE".
E' molto di più del dare.
Noi vogliamo coinvolgere con lo stesso Evangelo, senza applicare misure d'impatto per un pubblico che deve essere "catturato" come tu dici, o "adescato", parole non certo bibliche.
Mai si parla in questi termini nella Bibbia; bensì di proclamazione, espansione, predicazione, ecc.
Siamo ben felici di essere guidati dallo Spirito Santo per quanto riguarda i nostri articoli e vogliamo dare sempre gloria a Dio...sempre. DTBG


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