lunedì 4 agosto 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO

ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE

CONDIVISIONE BIBLICAPROCESSO CULTURALE 

SULL’ECONOMIA CONDIVISARIFLESSIONI 

NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA

Un lettore scrive:


A me piacciono gli economisti inglesi, in quanto a Marx forse è stato travisato ma l'origine dal suo pensiero va ricondotta al pensiero post hegeliano, sicuramente Marx non è un liberale così come non lo era Hegel: il campione dell'idealismo, quello per cui ad esempio l'individuo era in funzione del gruppo secondo le sue varie evoluzioni o denominazioni quindi famiglia, stato ecc.


Il pensiero hegeliano ha fatto strada sia sul lato sinistro con Marx che su quello destro da cui per successivi passaggi si giunse al Nazismo che nell'arco di soli 12 anni fra il 1933 ed il 1945 ha fatto gli stessi danni che il Comunismo ha fatto fra il 1917 ed il 1989 al momento della caduta del muro di Berlino e le conseguenze di entrambe le ideologie si pagano ancora. 


Il pensiero liberale è nato molto prima ed il suo atto ufficiale di nascita può essere considerato il 1225 quando Enrico III re d'Inghilterra promulgò la Magna Charta Libertatum che i commercianti di Londra erano riusciti ad ottenere a seguito di lotte mentre nel Continente c'era il servaggio feudale.


L'Inghilterra si dimostrò sempre altro rispetto all'Europa continentale perché quando giunse la Riforma protestante trovò un terreno favorevole perché si sviluppasse, fu accolta nella versione calvinista come anche in Olanda e guarda caso proprio il paese degli Orange fu il peggiore dei nemici tanto per la Francia di Luigi XIV quanto per la Spagna degli Asburgo e poi dei Borboni. 


É difficile capire il pensiero liberale se non si considera il suo legame con la Riforma protestante perché i Riformatori volendo che tutti potessero commentare direttamente la Bibbia incentivarono dove possibile la scolarizzazione e quindi a prescindere dal fatto religioso si formò una società almeno alfabetizzata che quindi ebbe le basi per diventare colta e quindi evoluta. 


Per ciò nel mondo anglosassone il pensiero marxiano in genere non fece proseliti e fu anzi visto con sospetto e la Storia lo evidenzia senza equivoci. 

É quindi la conoscenza la fonte della libertà.
Giampaolo Usai


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