sabato 2 agosto 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO


ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE


CONDIVISIONE BIBLICA

PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA

RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI 

DELL’ECONOMIA CONDIVISA

Un lettore scrive:


Thomas Robert Malthus
Considerazioni sul personaggio

Malthus capì appunto che se la borghesia industriale produceva tanti beni nuovi, ci doveva essere qualcuno che li comprava in quanto possessore di reddito, cioè ci doveva essere domanda, se no l’economia sarebbe fallita. Questo, come detto sopra, è teoricamente ineccepibile, ma la soluzione di quel malvagio non fu di pensare a come permettere redditi per il popolo, no!
Malthus difende la rendita, affermando che i consumi di lusso, gli agi e gli sfarzi dei nobili costituiscono una parte importante della domanda dei beni, quindi va creata ancor più classe di nobili parassiti con redditi parassiti, così i borghesi gli venderanno tutto quello che producono e faranno profitto.
A parte questo, la sua intuizione era giusta: prima ci vogliono i redditi (la domanda), poi si vendono i beni.Malthus indovinò per primo anche un altro concetto chiave.
Oggi gli economisti alla Monti o Draghi sono convinti che basta stimolare la produzione di beni e servizi che automaticamente ci sarà gente che li compra.
Questa era l’idea di un altro economista della scuola classica: Jean-Baptiste Say (1767-1832), il quale sosteneva che in un sistema di libero mercato tutto quanto viene prodotto sarà sempre venduto.
Una cavolata immane, perché uno può riempire i supermarket di roba ma se le famiglie non hanno stipendi sufficienti nessuno compra.
Questa idea riprese vigore dai tempi del presidente americano Reagan, e molti ci credono veramente.

La sostanza del pensiero è che un aumento della produzione genera sempre un aumento del reddito e tale reddito non può che tradursi in un incremento di spesa. Malthus, già ad inizio ‘800 comprese che era una stupidaggine, e infatti disse che stimolare di per sé i borghesi di allora ad aprire fabbriche o a commerciare con le Indie, quindi a produrre cose, non avrebbe mai creato sufficienti acquirenti per tutte quelle merci. 

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