sabato 29 marzo 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA


Ogni cambiamento ha alla base tre fasi di sviluppo, il pensiero, il discorso e l’azione.
Nel caso dell’economia condivisa secondo i principi biblici le tre fasi possono essere sintetizzate: lettura e meditazione delle Sacre Scritture, predica è mettere in pratica che si dice, quindi occorre passare dalle parole ai fatti, dalla predica alla pratica.
Spetta a chi predica dare l’esempio nel praticare quello che dice agli altri, l’azione è più potente delle parole per avere un vero cambiamento nell’uomo.
Sono le opere che dimostrano la fede e non viceversa; la fede senza le opere è morta e quindi non produce effetti.
Gesù racconta la parabola del buon Samaritano per dire che le opere devono camminare insieme alla fede, ha elogiato chi si era prodigato al soccorso e non quelli che passando hanno fatto finta di non vedere il bisogno di quel mal capitato lungo la strada.
Il mondo cristiano si deve distinguere dal contesto corrotto nelle azioni verso il prossimo, cioè non utilizzare solo parole per sopperire i bisogni degli altri, ma agire a 360° per dare una risposta concreta a quanti si trovano in difficolta di ogni ordine e grado.

La citata parabola è illuminante per praticare la condivisione nell’economia, così come facevamo i primi cristiani la cui vita comunitaria viene riportata nei primi capitoli degli Atti degli Apostoli.

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