lunedì 31 marzo 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA
Argentino Quintavalle/25.

Nella precedente lezione abbiamo parlato del malvagio Malthus, che credeva di risolvere il problema della scarsa domanda aggregata aumentando la classe dei nobili parassiti straricchi, così che comprassero le merci disponibili.
Ricardo arriva sulla scena e dice a Malthus: hai detto un mucchio di idiozie, perché tutti i soldi che i tuoi nobili pagheranno ai commercianti per le loro merci e lavoro, se li riprenderanno poi pari pari in tasse e affitti, visto che i tuoi nobili hanno il potere di tassare e sono proprietari di tutti gli immobili.
Tanto varrebbe, aggiunse Ricardo, che i commercianti bruciassero tutta la merce che producono, non cambierebbe nulla per loro.
Fate attenzione qui al principio di base: Ricardo riconosce per primo che se il Potere (allora i ricchi nobili, oggi lo Stato) spende per le nostre merci e servizi 100, ma poi ci tassa per la stessa cifra che ci ha appena dato (pareggio di bilancio), l’economia va a rotoli, e noi abbiamo lavorato per niente.

Ricardo capì due secoli fa che il pareggio di bilancio è micidiale per i cittadini e le aziende, cioè per la società.

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