lunedì 31 marzo 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA


In relazione al concetto della permanenza e della relativa economia, occorre precisare che qualsiasi cosa inizia in qualche luogo e cessa di esistere prima o poi.
L’intervallo che separa i due momenti varia.
In alcuni casi è breve in altri è lungo.
Un fiore sboccia al mattino, ma la sera è già appassito e muore; la sua vita non è durata che poche ore.
Le tartarughe sono famose per vivere secoli, mentre l’età del nostro universo si misura in milioni di anni.
Così, in confronto con il fiore la tartaruga si dice essere longeva, mentre il mondo appare permanente.
E’ tutta una questione di termini relativi.
La natura è limitata da tempo e spazio.
La vita umana raramente raggiunge i cento anni, mentre l’unità per calcolare la vita della natura raggiunge cifre astronomiche, motivo per cui la vita dell’uomo si dice essere transeunte in comparazione con quella della natura che è permanente; la teoria della relatività vale anche in questo contesto.
Quando si parla di “economia di permanenza” si mette in confronto questo periodo con la vita dell’uomo che è transeunte.

Il concetto della condivisione economica risale a millenni addietro, si hanno riscontri storici molti secoli a.C. e quindi la possiamo considerare permanente a confronto della vita dell’uomo.

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