MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA
– TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE
SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE
PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA
In relazione al concetto della permanenza e della relativa
economia, occorre precisare che qualsiasi cosa inizia in qualche luogo e cessa
di esistere prima o poi.
L’intervallo che separa i due momenti varia.
In alcuni casi è breve in altri è lungo.
Un fiore sboccia al mattino, ma la sera è già appassito e
muore; la sua vita non è durata che poche ore.
Le tartarughe sono famose per vivere secoli, mentre l’età del
nostro universo si misura in milioni di anni.
Così, in confronto con il fiore la tartaruga si dice essere
longeva, mentre il mondo appare permanente.
E’ tutta una questione di termini relativi.
La natura è limitata da tempo e spazio.
La vita umana raramente raggiunge i cento anni, mentre l’unità
per calcolare la vita della natura raggiunge cifre astronomiche, motivo per cui
la vita dell’uomo si dice essere transeunte in comparazione con quella della
natura che è permanente; la teoria della relatività vale anche in questo
contesto.
Quando si parla di “economia di permanenza” si mette in
confronto questo periodo con la vita dell’uomo che è transeunte.
Il concetto della condivisione economica risale a millenni
addietro, si hanno riscontri storici molti secoli a.C. e quindi la possiamo
considerare permanente a confronto della vita dell’uomo.
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