lunedì 31 marzo 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA



Spesso si parla di religione e di fede, alle volte si fa confusione tra i due concetti.
La religione è largamente istituzionale e ritualistica, mentre la fede determina un rapporto personale tra l’uomo e Dio creatore di tutte le cose.
La non distinzione concettuale dei due termini, spesso, porta a far perdere la fede perché viene giudicata una superstizione da evitare.
Nel momento in cui si fa coincidere la religione con la fede, nella propria vita vengono a venir meno alcuni valori importanti del cristianesimo.
Dall’esclusione della fede nella vita di tutti i giorni scaturisce un divorzio tra economia ed etica con il pretesto che gli affari sono affari.
Negli archivi tradizionali della conoscenza, l’economia e la sociologia sono state comprese separate ed esclusive. Gli uomini sono stati divisi in tanti compartimenti stagni.
La mano destra non sa quello che fa la sinistra, ma la natura non riconosce tali divisioni; anche il mondo cristiano non dovrebbe riconoscere tali divisioni perché il tutto è riconducibile ad amare il prossimo come se stesso.
Occorre coordinare i vari principi biblici e focalizzare i problemi della vita quotidiana dell’uomo, intesa come un’integrale indivisibile unità.

Si deve ricollegare la vita alla nostra essenza spirituale più profonda, così che la routine quotidiana possa essere conforme ai dettati biblici.

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