domenica 30 marzo 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA
Argentino Quintavalle/27.



Per farla semplice senza entrare nei tecnicismi del modello economico, il principio di Ricardo diceva questo: il contadino che raccoglie 100 ql. di grano, ne deve risparmiare una parte per piantarla l’anno dopo.
Il contadino ha quindi risparmiato una parte.
Quel risparmio verrà poi investito (seminato) e porterà del frutto al contadino.
Quindi Ricardo ne concluse che per poter fare investimenti nella produzione, era prima necessario risparmiare.
In altre parole: i risparmi di oggi generano gli investimenti futuri.
Fin qui tutto bene, ma questo era vero per il contadino dell’800!
Oggi non giriamo con il grano in tasca per andare a fare la spesa.
Oggi abbiamo il denaro.
Inoltre, e questo è il punto focale di tutto, nella nostra economia moderna è impossibile che qualcuno possa risparmiare denaro prima che il creatore del denaro, cioè lo Stato, glielo abbia dato, cioè prima che lo Stato abbia investito spendendo.
È anche impossibile che fra noi privati io possa risparmiare prima che un altro privato mi abbia dato dei soldi.
Quindi, è ovvio che prima ci deve essere l'investimento (dello Stato o del privato), e solo dopo semmai il risparmio.

Questo ribalta completamente l'idea di Ricardo, e la formula giusta invece è: gli investimenti di oggi generano i risparmi futuri.

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