sabato 29 marzo 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA
Argentino Quintavalle/26.


Detto questo, Ricardo però disse anche altre cose che oscurò la giusta intuizione di prima, perché fondò una scuola di pensiero economico che ancora oggi fa danni terribili alla nostra economia.
Egli si è dedicato allo studio della distribuzione della ricchezza tra le classi sociali che hanno contribuito a realizzarla: lavoratori, proprietari fondiari e capitalisti.
Il ragionamento di Ricardo prende le mosse dal settore agricolo il cui prodotto veniva ripartito tra salari, rendite, e profitti.
Nella teoria ricardiana della distribuzione, mentre il salario reale (in termini di grano) tende a mantenersi al livello di sussistenza, la coltivazione di nuove terre provoca un incremento della rendita a scapito del profitto.
Per farla breve, quando il margine di profitto diventa nullo (o pressoché tale), la crescita economica si arresta: il sistema raggiunge così uno stato detto stazionario.
Senza profitto i capitalisti non avrebbero più alcun interesse a investire e l’intero ciclo produttivo finirebbe per arrestarsi.

Solo un cambiamento esterno, secondo Ricardo, può alleviare la situazione, e tale cambiamento non può che riguardare le tecniche di produzione usate in agricoltura e l’abolizione dei dazi.

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