MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA
– TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE
SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE
PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA
Il cambiamento o la rivoluzione vengono veicolati dai pensieri,
dai discorsi e dalle azioni che, in questo caso, devono condurre alla libertà
economica locale ed abbandonare il commercio globalizzato governato dai grandi
gruppi di potere.
L’economia locale deve mirare ad assicurare un lavoro a tutti
per il bene collettivo e non per pochi furbetti di turno.
E’ importante mettere a fuoco tecniche per la coltivazione di
prodotti destinati all’alimentazione sana ricca di nutrienti e di vitamine per
il corpo umano.
Le unità produttive locali devono gestire anche la scuola,
eminentemente pratica e volta a tirare fuori il meglio dalla creatività e delle
attitudini dei bambini; pensare ad una società nonviolenta fondata sul
decentramento, sull’assenza di sfruttamento, sull’autogoverno e sulla
solidarietà cooperativa per il benessere di tutti.
Gli ideali pratici per un radicale cambiamento possono
trovare, lungo il percorso, degli ostacoli messi in atto dall’egoismo umano che
a sua volta si pone in contrasto con gli insegnamenti cristiani.
Portare avanti ideali ci cambiamento per il bene collettivo
si rischia di scontrarsi con i poteri forti che a sua volta potrebbero limitare
la libertà personale pur di mantenere i privilegi acquisiti a danno degli
altri.
La storia del cristianesimo è piena di episodi che hanno
portato i credenti ad essere oggetto di maltrattamenti da parte di chi detiene
il potere.
Noi siamo fermamente convinti che la condivisione economica è
conforme ai principi biblici e come cristiani siamo disposti ad affrontare gli
ostacoli che l’egoismo metterà in campo.
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