venerdì 28 marzo 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA

Il cambiamento o la rivoluzione vengono veicolati dai pensieri, dai discorsi e dalle azioni che, in questo caso, devono condurre alla libertà economica locale ed abbandonare il commercio globalizzato governato dai grandi gruppi di potere.
L’economia locale deve mirare ad assicurare un lavoro a tutti per il bene collettivo e non per pochi furbetti di turno.
E’ importante mettere a fuoco tecniche per la coltivazione di prodotti destinati all’alimentazione sana ricca di nutrienti e di vitamine per il corpo umano.
Le unità produttive locali devono gestire anche la scuola, eminentemente pratica e volta a tirare fuori il meglio dalla creatività e delle attitudini dei bambini; pensare ad una società nonviolenta fondata sul decentramento, sull’assenza di sfruttamento, sull’autogoverno e sulla solidarietà cooperativa per il benessere di tutti.
Gli ideali pratici per un radicale cambiamento possono trovare, lungo il percorso, degli ostacoli messi in atto dall’egoismo umano che a sua volta si pone in contrasto con gli insegnamenti cristiani.
Portare avanti ideali ci cambiamento per il bene collettivo si rischia di scontrarsi con i poteri forti che a sua volta potrebbero limitare la libertà personale pur di mantenere i privilegi acquisiti a danno degli altri.
La storia del cristianesimo è piena di episodi che hanno portato i credenti ad essere oggetto di maltrattamenti da parte di chi detiene il potere.

Noi siamo fermamente convinti che la condivisione economica è conforme ai principi biblici e come cristiani siamo disposti ad affrontare gli ostacoli che l’egoismo metterà in campo.

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