venerdì 2 maggio 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA
Una lettrice scrive:

Povertà e condivisione/1
Quale deve essere oggi, alla luce del vangelo, il rapporto con i beni economici? 
La povertà evangelica non si esaurisce nel suo aspetto economico e sociale, ma evoca una dimensione più alta, quella dell’apertura e della fiducia in Dio, cioè la dimensione di fede.
E' necessario partire dalla rilevanza dell’aspetto socio-economico della povertà; in negativo si potrebbe dire che la povertà non è rifiuto del possesso dei beni.
Non lo è perché il cristianesimo non guarda con sospetto ai beni in se stessi, come fossero qualcosa di cattivo; i beni della terra sono frutto della creazione, sono dono di Dio all’umanità.
A tutta l’umanità, non solo a pochi: come diceva S. Ambrogio, se accumuliamo troppi beni e vediamo il povero in condizioni di miseria, non dobbiamo per gratuita disponibilità interiore fargli omaggio di ciò che ci avanza, ma semplicemente gli dobbiamo restituire ciò che gli abbiamo indebitamente sottratto; la terra è di tutti, non solo dei ricchi.
La povertà non è rifiuto dei beni economici, che vengono dati da Dio perché l’uomo li sfrutti per soddisfare attraverso di essi i propri bisogni e le proprie esigenze di crescita.
Non è però neppure possesso, nel senso esclusivo e totalizzante,  perché il possesso dilatato genera sperperazione ed ingiustizie,  dipendenza dalle ricchezze.
Povertà è dunque partecipazione, condivisione di beni, in quanto è finalizzata alla comunione tra le persone; i beni sono di tutti, secondo il principio della loro destinazione universale, che la chiesa richiamava già nel periodo patristico: ogni volta che ci si appropria di qualche bene della terra bisogna chiedersi quanto ciò sia giusto non solo rispetto alla soddisfazione dei nostri bisogni, ma anche nel rispetto dei bisogni di tutti gli altri.

Fiorella Patriarca

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