venerdì 2 maggio 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA
Una lettrice scrive:
     
Condividere, quanto mi piace questo verbo perché appartiene alla famiglia dell'amore, della fratellanza e dell'uguaglianza.
Dobbiamo partire da questo presupposto e da questa realtà: noi siamo tutti una grande famiglia.
Dov'è che oggi esiste il concetto di condivisione?
In una famiglia, bisogna solo estendere il concetto di famiglia.
Dio ha messo al mondo tutti noi, abbiamo un unico Padre e quindi siamo tutti fratelli e sorelle.
Dio ha donato a tutti noi, non a determinate famiglie suo Figlio Gesù, Dio non fa distinzione alcuna, e perché dovremmo farne noi?
Il concetto di economia condivisa renderebbe davvero perfetta l'economia perché condividendo le ricchezze, i beni ne deriva un processo perfetto
Tutti avremmo la possibilità di godere di ogni produzione, agli stessi livelli, non ci sarebbero più persone isolare o escluse.
Gesù si è fatto inchiodare sulla croce per noi, per la nostra Salvezza, ma se non seguiamo i suoi insegnamenti, e come se gli voltassimo le spalle, rendendo questo suo sacrificio vano.
Dobbiamo inchiodare ai nostri cuori i sentimenti che dall'amore scaturiscono, e quindi amarci gli uni gli altri secondo la Sua volontà.
Siamo il popolo di Dio e anche se lontani, dispersi nel mondo siamo tutti un'unica discendenza.
Dobbiamo tentare e riuscire a salvare i nostri fratelli e sorelle che soffrono in questo mondo, come?
Con l'economia condivisa tutto questo si può, perché si mette a disposizione tutto per tutti.
Vivremmo in un mondo più pulito, non ci sarebbe più alcuna invidia, alcuna scalata al potere, nessuna prevaricazione.
Dio nella bibbia ci ha detto di tutto e di più, è quella la nostra guida, ed è per questo che oggi molti avendola accantonata e persa di vista, ci hanno ridotto in queste condizioni: senza lavoro, senza case, in miseria e povertà con tutte le cause e concause che ne derivano.
Vogliamo cambiare rotta?
Dobbiamo cambiare per evitare di affondare, mettiamo in pratica gli insegnamenti della bibbia e non periremo.
Katya Venga.
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Perdonami, ma devo fare un paio di appunti sul commento: gli uomini naturalmente nascono creature di Dio e non figli.
Questo a causa del peccato che ci separa da lui e provoca la morte fisica ( 1° morte).
Vedi romani cap. 5.
Tuttavia Dio stesso per il grande amore che ha per il mondo è corso ai ripari mandando suo figlio Gesù, affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna ( Giovanni 3:16).
Per la fede in Cristo risorto si nasce di nuovo, si riceve cioè gratuitamente l' accesso a Dio diventandone figli e familiari.
Questo grazie al sangue di Gesù il quale paga il prezzo del nostro riscatto. Quando si nasce di nuovo si riceve lo spirito santo e si diventa familiari di Dio e cittadini del cielo.
Il commento cui sopra contiene dei gravi errori teologici e spero siano stati fatti involontariamente.
Sono disponibile per chiunque voglia approfondire sulla verità delle scritture. Dvb
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Breve replica: vabbè in ogni caso apparteniamo tutti al Signore, il concetto è sempre lo stesso.
Siamo creature di Dio tutte indistintamente, anche chi non crede è stato generato da Dio.
Gesù è morto per tutti su questo siamo tutti d'accordo, e allora?
Dio ci ha generati e quindi gli apparteniamo, per me Lui è il Padre e noi i figli...
Figli umani e quindi tutti potenziali peccatori...
Gesù è venuto per tutti, e per pagare i peccati di tutti, allora Dio ha solo un figlio Gesù l'unico senza peccato, e noi chi saremmo?

Anche i peccatori sono figli di Dio, Gesù è venuto per redimerci non per dire chi è figlio suo e chi non lo è,  Gesù ha vinto la morte e il peccato per tutti

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