MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE -CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA
Di Argentino Quintavalle:
Si tratta solo di un particolare della scena in cui il protagonista afferma di avere scoperto l’erroneità della tesi che il padre dell’economia, Adam Smith (vedi Lezione 1), formulò nel 1776 nell’opera La ricchezza delle nazioni: secondo questa tesi, che rappresenta il fondamento stesso dell’intera teoria economica moderna, il massimo livello di benessere sociale si ottiene quando ciascun individuo persegue egoisticamente il proprio singolo interesse.
Nella scena successiva del film, il decano dell'Università di Princeton, Mr. Herlinger, assiste sbalordito alle dimostrazioni matematiche attraverso cui Nash espone il proprio ragionamento su Adam Smith, dichiarando che con esse più di un secolo e mezzo di teoria economica viene vanificato.
Quello che colpisce un esperto di economia, è il fatto che queste affermazioni trasposte in un contesto cinematografico siano passate inosservate agli occhi di migliaia.
Ci sono delle subdole manovre in atto per ingannare la gente, degli psicopatici che coprono le più alte cariche di potere e che hanno degli ambiziosi progetti di dominio globale.
«La guerra è pace. La libertà è schiavitù. L’ignoranza è forza»
George Orwell (1984, capitolo 9)
Quello che segue è tratto dal film A Beautiful Mind, interpretato da Russel Crowe e vincitore del premio Oscar nel 2002.
Il film narra la vita del matematico John Nash, al quale nel 1994 è stato assegnato il premio Nobel per l’economia grazie alle sue scoperte intorno alla cosiddetta "Teoria dei giochi": di economisti.
Lo spettatore comune, digiuno di studi economici approfonditi, può non sorprendersi sentendo affermare che Adam Smith era in errore nel teorizzare l'individualismo come panacea di ogni forma di società. Ma a un economista serio non possono sfuggire la portata e le effettive conseguenze della confutazione dell'individualismo e della libera competizione come fondamento della teoria economica.
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