lunedì 30 giugno 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA
Una lettrice scrive:


Scusa Sebastiano, sono andata a vedere il blog e sono rimasta male per alcune critiche negative e di come certe persone si ritengono << Maestri>>.
A questi voglio dire questo:
La correzione fraterna spesso è un modo soltanto per far emergere noi stessi a scapito degli altri, dicendo loro una verità che è sì verità; ma il modo con il quale la diciamo è una morte e una pietra che poniamo sull'altro a piedistallo delle nostre affermazioni, e quindi di noi stessi.
Gesù dice che bisogna misurare con la misura con la quale misuriamo noi stessi: cominciamo a misurare il giudizio che daremo agli altri partendo con noi stessi, su di noi: allora, il giudizio sarà una vera correzione fraterna e un valido aiuto...prima di tutto per noi, e poi anche per il prossimo.
Partire dalla "trave" che giace a ostacolo nel rapporto con l'altro e anche con Dio, per poter togliere gli ostacoli e le "pagliuzze" dagli occhi degli altri.
Il giudizio sull'altro deve avere lo stile della vita, e non invece quello della morte.
Spesso invece noi giudichiamo l'altro per mortificarlo, per farlo morire moralmente, per essere noi potenti a tutto campo e su ogni realtà.
Questo stile però giudica anche noi come "ipocriti".
Se uno fa il male, è giudicato come colui che fa il male.
Se uno fa il bene, appare giudicato come facente il bene.
NON E' LA CORREZIONE FRATERNA A GIUDICARE, MA LO STILE.
Queste persone amano il danaro non Dio ed il prossimo.
Sono dei fannulloni.
Non credo che i fannulloni abbiamo titolo per insegnare.
Scusami se mi sono permessa di dire questo, ma non trovo giusto che critichino il tuo bellissimo apostolato!
Io tocco corde molto delicate; conosco molto bene alcune realtà.
Ho messo sul blog. un tuo scritto.
La critica mi va benissimo, le minacce no.
Chi minaccia non ha capito nulla del vangelo.

Sono lupi travestiti da pecora.

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