MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE
SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE
PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA
Una lettrice scrive:
Una volta
sono andato via con delle persone.
In mezza
giornata non mi hanno mai rivolto la parola.
Mi sentivo
trasparente, invisibile, come se non esistessi.
E' così: ciò
che non raccontiamo, ciò a cui non diamo voce non esiste, muore.
Questo
vangelo ricorda che dove le persone si raccontano, parlano di sé, si mostrano
per quello che sono, che dove gli uomini mostrano ciò che hanno dentro, si
spogliano delle loro maschere e dei loro trucchi per nascondersi e si mostrano
nella loro verità, proprio lì Dio è presente.
"Dove
sono due o tre riuniti nel mio nome io sono in mezzo a loro" (Mt 18,20).
Lett. è: "Dove due o tre cantano con la stessa voce", cioè quando c'è
sintonia, incontro, quando i cuori e le anime si toccano e il profondo si
unisce, Dio è realmente presente.
Chi ha
vissuto queste esperienze lo sa: dove i cuori si sono toccati si ha davvero
sentito Dio.
E chi non
vuol aprirsi sappia che ha deciso di non incontrare il Dio della vita.
Ma non capiscono
nulla senza la luce di Dio.
Gesù mostra
loro che c'è un senso profondo a quello che è successo, anche se a prima vista
sembra tragico, drammatico, una disgrazia, una bestemmia; Gesù mostra loro il
senso profondo di tutto ciò che è successo.
Allora io ho
bisogno di guardare la mia vita con gli occhi di Gesù, con gli occhi della
fede.
La mia vita
ha un senso profondo.
Non è un
caso se vivo certe cose e se me ne succedono delle altre.
Certo io
posso raccontarmela e dirmi che tutto è frutto del caso.
In fondo è
tutto più semplice, perché è un po' come l'influenza: la prendi e non ci puoi
fare nulla.
Ma Gesù ci
mostra che nulla è frutto del caso: tutto accade perché c'è un motivo.
La mia vita
è felice o insoddisfatta per dei motivi ben precisi e per delle scelte ben
precise.
I miei figli
sono così per un'educazione e per un ambiente in cui vivono di un certo tipo.
Perfino il
mio volto, il mio corpo, le mie malattie sono così per un motivo ben preciso.
Certo è più
facile liquidare tutto e dire: "Sono tutte idiozie. Le cose accadono punto
e basta". Come a dire: "Non ci posso far niente". Ma in realtà
vuol dire: "Non ci voglio far niente".
Perché
quando ti accorgi che tutto accade per un senso, per un motivo, allora diventi
responsabile della tua vita e di quella degli altri, allora non puoi più vivere
con gli occhi chiusi, allora sai che la tua vita è davvero nelle tue mani e
soprattutto nelle tue scelte.
Allora io
devo iniziare a pormi la grande domanda: "Perché mi succedono queste cose?
Perché la
mia vita è così?
Perché
faccio, sento, penso così?
Perché i
miei figli hanno questo atteggiamento?".
E devo
cercare volendo trovare luce; devo cercare senza aver già stabilito cosa devo
trovare ma essere disponibile a ciò che troverò.
Quando
nell'auto si accende un led rosso il problema non è il led, ma qualcos'altro.
Il led è solo un segnale, una spia. Cerca cosa non va, cosa non funziona e non
prendertela con il led.
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