domenica 29 giugno 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE
CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA
Una lettrice scrive:


Una volta sono andato via con delle persone.
In mezza giornata non mi hanno mai rivolto la parola.
Mi sentivo trasparente, invisibile, come se non esistessi.
E' così: ciò che non raccontiamo, ciò a cui non diamo voce non esiste, muore.
Questo vangelo ricorda che dove le persone si raccontano, parlano di sé, si mostrano per quello che sono, che dove gli uomini mostrano ciò che hanno dentro, si spogliano delle loro maschere e dei loro trucchi per nascondersi e si mostrano nella loro verità, proprio lì Dio è presente.
"Dove sono due o tre riuniti nel mio nome io sono in mezzo a loro" (Mt 18,20). Lett. è: "Dove due o tre cantano con la stessa voce", cioè quando c'è sintonia, incontro, quando i cuori e le anime si toccano e il profondo si unisce, Dio è realmente presente.
Chi ha vissuto queste esperienze lo sa: dove i cuori si sono toccati si ha davvero sentito Dio.
E chi non vuol aprirsi sappia che ha deciso di non incontrare il Dio della vita.
Ma non capiscono nulla senza la luce di Dio.
Gesù mostra loro che c'è un senso profondo a quello che è successo, anche se a prima vista sembra tragico, drammatico, una disgrazia, una bestemmia; Gesù mostra loro il senso profondo di tutto ciò che è successo.
Allora io ho bisogno di guardare la mia vita con gli occhi di Gesù, con gli occhi della fede.
La mia vita ha un senso profondo.
Non è un caso se vivo certe cose e se me ne succedono delle altre.
Certo io posso raccontarmela e dirmi che tutto è frutto del caso.
In fondo è tutto più semplice, perché è un po' come l'influenza: la prendi e non ci puoi fare nulla.
Ma Gesù ci mostra che nulla è frutto del caso: tutto accade perché c'è un motivo.
La mia vita è felice o insoddisfatta per dei motivi ben precisi e per delle scelte ben precise.
I miei figli sono così per un'educazione e per un ambiente in cui vivono di un certo tipo.
Perfino il mio volto, il mio corpo, le mie malattie sono così per un motivo ben preciso.
Certo è più facile liquidare tutto e dire: "Sono tutte idiozie. Le cose accadono punto e basta". Come a dire: "Non ci posso far niente". Ma in realtà vuol dire: "Non ci voglio far niente".
Perché quando ti accorgi che tutto accade per un senso, per un motivo, allora diventi responsabile della tua vita e di quella degli altri, allora non puoi più vivere con gli occhi chiusi, allora sai che la tua vita è davvero nelle tue mani e soprattutto nelle tue scelte.
Allora io devo iniziare a pormi la grande domanda: "Perché mi succedono queste cose?
Perché la mia vita è così?
Perché faccio, sento, penso così?
Perché i miei figli hanno questo atteggiamento?".
E devo cercare volendo trovare luce; devo cercare senza aver già stabilito cosa devo trovare ma essere disponibile a ciò che troverò.
Quando nell'auto si accende un led rosso il problema non è il led, ma qualcos'altro. Il led è solo un segnale, una spia. Cerca cosa non va, cosa non funziona e non prendertela con il led.

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